E i “cinguettii” ignorano le proposte del Cavaliere
Lo studio Il Politecnico di Milano: l’ex premier usa molto poco Twitter, ed è più presente su Facebook.
Ma l’idea di restituire l’Imu è derisa dalla Rete ROMA – Neanche la proposta shock fu galeotta, perché Silvio Berlusconi e Twitter non si amano e forse mai si ameranno. E’ quanto raccontanoi dati dell’Osservatorio politico del Politecnico di Milano, BlogMeter e Mimesi360, fotografando la reazione dei social network e della Rete alla proposta “no Imu” del Cavaliere. Il risultato è che il popolo dei “cinguettii” discute dell’ex premier e lo martella con ironia, ma lo punisce con l’indifferenza. Cioè con pochi follower. Ma se Berlusconi arranca su Twitter, funziona invece molto bene su Facebook. Così bene che il 3 febbraio, giorno dell’annuncio Imu, ha più che doppiato gli altri leader nel grado di coinvolgimento degli internauti a suon di “mi piace”. La sintesi la fornisce il professor Giuliano Noci: «I numeri dicono che Berlusconi non sa usare Twitter, invia messaggi a grappolo e ha un account che non esprime autenticità. Ma su Facebook ha una capacità di coinvolgimento molto alta, anche facendo ricorso a molte foto». Durante la conferenza stampa per l’annuncio shock si sono registrate quasi settemila citazioni in un’ora su social network, blog e testate online. Ma quel giorno i nuovi follower di Berlusconi si sono fermati a quota cinquecento. In quelle stesse ore Grillo ha guadagnato più di duemila follower, Bersani mille. E questo perché Twitter – lo dimostra il tono dei messaggi più ritweettati – ha accolto con scetticismo e ironia la proposta del Cavaliere. Con gli altri leader pronti a “nutrirsi” a suon di follower degli sfottò anti Berlusconi. Su Facebook è tutta un’altra musica. C’è chi è a favore, chi molto critico. […]