Byte VS TikTok
Il 2019 è stato l’anno di TikTok, l’applicazione made in China che ha rivoluzionato il modo di creare contenuti video.
2 milioni di utenti attivi ogni mese e 236 video al minuto caricati, solo in Italia, sono solo alcuni dei numeri del social dei Millenials.
Le potenzialità di TikTok sono tante: dalla possibilità di creare video, contenuto più performante nel 2020, a quella di realizzare UGC personalizzati.
C’è, però, un nuovo competitor, pronto a sfidare l’egemonia di TikTok che ha il nome di Byte.
Il nuovo social media per la creazione di video è il diretto erede di Vine, un’applicazione gratuita per la realizzazione di mini video di proprietà di Twitter.
Come funziona?
Byte permette di creare video di una durata massima di 6 secondi e di ripeterli in loop. La grafica è semplice e minimale: una timeline verticale a scorrimento. I video, inoltre, vengono divisi in categorie (commedia, animazione, sport ecc.).
L’utente può realizzare contenuti direttamente dalla piattaforma oppure caricarli dalla galleria del proprio smartphone.
Le funzionalità sono ancora limitate rispetto a TikTok e alle Instagram Stories: mancano i filtri e il mixaggio audio-video.
Perché allora si parla già di applicazione del momento?
Innanzitutto, rispetto a TikTok presenta limiti minori.
Differentemente dal competitor, infatti, non sono richieste verifiche di età per iscriversi. Allo stesso tempo, agli user è concesso di esprimersi sulle tematiche più disparate, senza temere di incorrere nella rigida censura cinese.
Inoltre, i creator possono guadagnare postando video sull’app. Come? Il fondatore di Byte, Dom Hofman, sta progettando un programma di reward per gli user dell’applicazione ma è tutto in corso d’opera.
Anche i brand si convertiranno a Byte nel prossimo futuro?