Il tema del diritto d’autore è stato, di recente, presente nelle cronache dei quotidiani. È argomento che coinvolge tutti coloro, come Mimesi, che realizzano rassegne stampa e tutte le aziende che le ricevono.
Mimesi, da sempre e in modo convinto, riconosce il diritto d’autore in capo alle aziende editoriali, che investono per produrre contenuti di qualità e debbono essere per questo equamente compensate, quando si fa uso dei loro contenuti sotto forma di articoli.
Nessun problema, dunque, per il servizio che forniamo ai nostri clienti: rispetta in pieno e rigorosamente gli accordi in corso con gli editori.
Appare comunque evidente che l’argomento è complesso e sarà suscettibile di molti, rilevanti, sviluppi nel prossimo futuro. Anche a partire dall’azione giudiziaria in corso, accesa dagli editori contro chi avrebbe, senza licenza di utilizzo, diffuso e venduto contenuti protetti da copyright. Diverse Procure sono attive in questa direzione.
Ma non ci sono soltanto le vicende giudiziarie a rendere inevitabile una ridefinizione delle regole del mercato, che coinvolgerà sia le aziende di rassegna stampa, sia i loro clienti. Al massimo, entro primavera del 2021 entrerà in vigore anche in Italia la Direttiva europea sul diritto d’autore. Già oggi nei principali paesi europei la legislazione e/o le regole condivise impongono agli utilizzatori finali delle rassegne di contribuire economicamente al riconoscimento del copyright.
Nel frattempo, tutti gli editori italiani sono determinati a vedere riconosciuto il loro diritto e intendono ridefinire quanto prima il riconoscimento economico ad esso collegato. Anche il Governo è attento e attivo sul tema.
Dunque dobbiamo attenderci un nuovo assetto delle regole che attualmente guidano la realizzazione, la distribuzione e i costi collegati alle rassegne stampa.
Mimesi è parte attiva, consapevole e attenta del processo in corso. Abbiamo chiare le necessità del mercato, quelle dei nostri partner, le legittime esigenze degli editori e le compatibilità economiche che vanno rispettate.
Continuate a seguirci, vi terremo informati sulle future evoluzioni legate al tema del diritto d’autore.
